A haiku by Lucia Fontana — little gongs — on Nicholas Klacsanzky’s blog, Haiku Commentary, translatated into italian by Luca Cenisi


https://haikucommentary.wordpress.com/2018/07/08/lucia-fontanas-gongs/

Lucia Fontana’s Gongs

little gongs
awakening me . . .
birdsong

original in Italian:

piccoli gongs
risvegliandomi
un canto d’uccelli

© Lucia Fontana (Italy)(Honorable Mention, IHPD Contest by My Haiku Pond, April 17th, 2018)

This haiku gives me a nice reference to the morning and the way mornings are beautiful because of bird songs. Little gongs awakening me… I can feel this in two different ways: the physical awakening in the morning and the other is the mental awakening of the soul.

– Neha Talreja (India)

When we are waking up, reality can feel a bit blurred or altered. Our dreams can seep into our waken state and also we can feel disoriented. I think this may have been a part of what the poet was expressing. Birdsong usually does not sound like a gong being struck, but it may appear that way when you first wake up.

I think this haiku shows a connection between nature and spirituality as well. Though most people who are religious get beckoned to a church through the tolling of bells, to a mosque through a vocal recitation of the Quran, and what follows in each religion, the poet here possibly sees birds as messengers of a spiritual message. The word “awakening” can also mean becoming enlightened in some way. So, maybe the poet is saying that she heard birdsong and felt transcended after listening to it. This haiku could be pointing to the fact that we don’t need these human-made religions in order to feel the depth of spirituality—all of nature can be our divine sanctuary.

It seems the most evident pairing of sounds in this haiku is in “gongs” and “birdsong.” The “o” sound creates the impression of a gong’s elongated resonance. The “g”s in this haiku could be simulating a mallet hitting a gong with its hard sound. In addition, the ellipsis also helps to give the feeling of the long-lasting toll of a gong.

A spiritual haiku that mixes the abstract with reality.

– Nicholas Klacsanzky (Ukraine)

In spring, baby sparrows chirp with a high tone, but it seems “gong” is another sound. It’s like the sound of the rising sun. Or, “gong” could be the headache of the poet when she wakes up. So, this “gong” may not only be a sound, but also an impression.

– Norie Umeda (Japan)

I Gongs di Lucia Fontana

piccoli gong
risvegliandomi
un canto d’uccelli

© Lucia Fontana (Italia)

(Menzione d’onore al Premio IHPD organizzato da My Haiku Pond il 17 aprile 2018)

Questo haiku mi fornisce un bel richiamo al mattino e al modo in cui le mattine assumono affascinanti risvolti per mezzo del canto degli uccelli. “Piccoli gong risvegliandomi”… riesco a percepire quest’immagine in due modi differenti: un risveglio fisico mattutino e un risveglio mentale, dell’anima.

– Neha Talreja (India)

Quando ci risvegliamo, la realtà può sembrarci un po’ sfocata o alterata. I nostri sogni possono insinuarsi nel nostro stato di veglia e possiamo anche sentirci disorientati. Ritengo che questa possa essere, in parte, ciò che la poetessa intendesse esprimere. Il canto degli uccelli, di solito, non risuona come un gong che viene colpito, ma può sembrare così all’inizio, appena ti svegli.

Penso che questo haiku mostri anche una connessione tra natura e spiritualità. Sebbene la maggior parte delle persone religiose vengano richiamate alla chiesa attraverso il rintocco delle campane, ad una moschea attraverso una recita vocale del Corano, e così via per ciascuna religione, il poeta qui  vede forse gli uccelli in veste di messaggeri che recano un messaggio spirituale. La parola “risveglio” può anche significare, in certa misura, un’illuminazione. Quindi forse il poeta sta dicendo che ha sentito il canto degli uccelli e si è sentito trascendere dopo averlo ascoltato. Questo haiku potrebbe indicare il fatto che non abbiamo bisogno di religioni originate dall’uomo per percepire la profondità della spiritualità: tutta la natura può essere il nostro santuario divino.

Sembra che l’associazione di suoni più evidente, in questo haiku, sia quella tra i “gong” e il “canto d’uccelli”. Il suono “o” crea l’impressione dell’estesa risonanza di un gong. Le “g” in questo haiku potrebbero simulare un martello che colpisce il gong con il suo suono duro. Inoltre, l’ellissi contribuisce anche a dare la sensazione del colpo prolungato proprio di un gong.

Uno haiku spirituale che unisce astrazione e realtà.

– Nicholas Klacsanzky (Ucraina)

In primavera i piccoli passeri cinguettano con un tono alto, ma sembra che il “gong” produca un altro suono. È come il suono del sole nascente. O ancora, “gong” potrebbe essere il mal di testa del poeta al suo risveglio. Quindi, questo “gong” potrebbe non essere solamente un suono, ma anche un’impressione.

– Norie Umeda (Giappone)


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